Provincia di Imperia e…..

Mariemontiliguri è un’unica parola in quanto si ritiene che i mari e i monti della Liguria non possano essere separati, così la provincia di Imperia che per ovvie ragioni amministrative deve avere dei confini ben precisi, si fonde e si compenetra con la Provincia di Cuneo, con il Dipartimento delle Alpi Marittime e con la Provincia di Savona. Il senso dei puntini del titolo è proprio questo per noi che viaggiamo a cavallo, o che comunque fruiamo  dei paesaggi dei mari e dei monti liguri i confini amministrativi non interessano molto.

Per questo motivo si riportano foto dell’aeroporto Panero di Villanova di Alberga e del Parco acquatico Le Caravelle di Ceriale, consci che le due strutture, seppur savonesi dal punto di vista amministrativo, siano elettivamente anche imperiesi.

 

Nella scelta delle immagini di questo capitolo, siamo partiti con la vecchia cartina indicata al numero 3, perché da questa immagine in poi vogliamo fare una normale, anche se personale e discutibile descrizione, della Provincia di Imperia.

L’accostamento delle due foto che precedono la cartina non è invece una cosa assolutamente normale  è l’ANORMALITA’ della Provincia di Imperia.

Il territorio, anche per quanto abbiamo visto, o dobbiamo ancora vedere, negli altri capitoli, non è mai banale, la ricchezza delle suggestioni dell’ambiente e dell’uomo che vi abita, non si fermano mai.  Tuttavia per questo, vi possono essere delle analogie con altri luoghi. La COSA FUORI DAL COMUNE è evidenziata dalla foto  1, mare invernale, scattata a Riva Ligure che presenta sugli scogli  numerose alghe di Poseidonia,  resti di una mareggiata, e dalla foto 2  che permette di osservare numerose praterie di rododendri sulla pendice nord del Monte Frontè a circa 2000 m. sul livello del mare.   In provincia di Imperia si può passare in un’ora di auto, o in una giornata a cavallo dal nuotare nelle Praterie di poseidonie al camminare nelle praterie di Rodendro. L’ambiente marino più suggestivo e l’ambiente alpino più autentico si confondono tra loro.

Tra questi due estremi vi sono le mediazioni degli habitat intermedi e l’azione dell’uomo che, se in qualche caso è stata negativa, spesso ha aggiunto un notevole valore all’ambiente naturale.